È Vaeva il vincitore della seconda edizione del festival SanMetro
Vaeva è stato proclamato vincitore della seconda edizione del festival della canzone metropolitana, SanMetro, tenutosi presso la stazione Garibaldi della Metropolitana 2 a Milano. Come premio, riceverà un invito per il festival di musica indipendente di Miami e un’intervista su Rockit. Il successo dell’evento ha dimostrato come la musica nelle stazioni della metropolitana possa promuovere un ambiente inclusivo e favorire l’incontro tra le persone.
Articolo pubblicato su Il Giorno edizione Milano, il 10 febbraio 2024
La finalissima di SanMetro, sul palco della stazione Garibaldi della Metropolitana 2, consacra Vaeva vincitore della seconda edizione del festival della canzone metropolitana.
È stato scelto dalla giuria d’eccezione composta da Dario Falcini, direttore del magazine Rockit, Carlo Amleto, musicista e attore, e Lorenzo Campagnari, autore del talent show televisivo XFactor. Come premio riceverà un invito per Miami, il più importante festival italiano di musica indipendente, e un’intervista sulle pagine di Rockit. Il vincitore è stato incoronato dal presentatore televisivo e radiofonico Marco Maccarini.
Applausi da pubblico e giuria anche per gli altri cantanti e le altre band che hanno onorato la finale con un dress degno della kermesse sanremese, alla quale si richiama il festival SanMetro: Missmatch, Linn, Fremir, Quantum Groove, Atterraggio d’emergenza, Stunk, La Noce, Gillet.
Grande, in generale, il successo riscosso da questa seconda edizione di SanMetro, il contest musicale di OpenStage con Atm e Metro5, che all’interno della cornice di Sound Underground ha visto sfidarsi per quattro giorni 27 artisti sui palchi attrezzati delle stazioni della metropolitana, per l’esattezza: Garibaldi M2, Loreto M2 e Bicocca M5.
“Lo spettacolo offerto e il riscontro di pubblico e artisti — si legge nella nota diramata da Atm e dagli altri organizzatori — hanno confermato quanto la musica in metropolitana riesca a promuovere attivamente un ambiente sempre più inclusivo e a far vivere gli spazi della rete sotterranea come luogo di opportunità e incontro”.
